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CHIRURGIA

In questa sezione sono descritti i diversi tipi di interventi chirurgici eseguiti dal Dott. Generoso De Cristrofaro

SETTOPLASTICA

Otorino De Cristofaro settoplastica NO.j

La settoplastica è l’intervento chirurgico più praticato per l’ostruzione nasale.

Infatti, le deviazioni del setto nasale sono tra le cause più frequenti del naso chiuso. 

Ad esso può associarsi l’ipertrofia dei turbinati inferiori (delle strutture cilindriche poste ai lati del setto nasale) che possono ingrossarsi soprattutto nei soggetti allergici.

La settoplastica, o settoturbinoplastica se si associa la chirurgia dei turbinati, è un intervento chirurgico in anestesia generale che permette di rimettere in asse il setto nasale, eliminando deviazioni, creste e speroni. La turbinoplastica, che si esegue nello stesso tempo chirurgico, può essere effettuata tramite diverse tecniche, quella da me preferita è tramite radiofrequenze.

In foto possiamo vedere una delle fasi iniziali dell’intervento da me praticato, in cui si infiltra il setto nasale per facilitare lo scollamento della mucosa e quindi accedere alla cartilagine del setto.

L’intervento termina con l’opposizione dei tamponi nasali, rimovibili nei giorni seguenti all’atto chirurgico.

DECONGESTIONE CHIRURGICA DEI TURBINATI

Otorino De Cristofaro chirurgia.jpeg

CHIRURGIA DELLE APNEE NEL SONNO E DEL RUSSAMENTO

otorino de cristofaro chirurgia del russ

Le apnee nel sonno possono interessare sia il bambino che l’adulto, per quanto possano avere cause diverse a seconda dell’età.
Nel bambino le apnee nel sonno sono principalmente dovuti a ipertrofia delle adenoidi o delle tonsille (o entrambe), per cui l’intervento da praticare è asportazione delle adenoidi (adenoidectomia) e/o riduzione del volume tonsillare (mediante radiofrequenze o altre tecniche). Nell’adulto invece, le apnee nel sonno così come il russamento possono dipendere da ostruzione a livello nasale, palatale (palato molle e ugola), base della lingua o epiglottide. 
Un’accurata diagnosi ci indicherà se effettuare chirurgia nasale, uvulopalatofaringoplastica, e in casi più rari riduzione della base lingua ed epiglottoplastica. 

CHIRURGIA ENDOSCOPICA FUNZIONALE DEI SENI PARANASALI

Le sinusiti croniche senza polipi nasali o con polipi nasali nella maggioranza dei casi hanno un’indicazione chirurgica.
Ricordiamo quali sono i seni paranasali, divisi in compartimento anteriore (seni mascellari, frontali ed etmoide anteriore) e posteriore (seni sfenoidali ed etmoide posteriore). Il compartimento anteriore è quello più spesso coinvolto nelle sinusiti croniche. L’intervento chirurgico prevede, in endoscopia, l’asportazione di eventuali polipi qualora presenti, l’apertura dei seni paranasali coinvolti e la loro “toilette” che prevede l’aspirazione di secrezioni purulente e asportazione di mucosa patologica. L’intervento è ovviamente in anestesia generale e prevede una degenza di uno o due giorni.

L’ipertrofia dei turbinati è una causa molto frequente di difficoltà respiratoria nasale, soprattutto negli allergici. 
Esistono molte tecniche chirurgiche per ridurre il volume dei turbinati nasali: le radiofrequenze rappresentano una delle tecniche più utilizzate attualmente, poiché garantiscono un’efficace disostruzione respiratoria e un adeguato rispetto della fisiologia nasale (preservazione dell’integrità della mucosa nasale e dell clearance muco-ciliare).

RINOPLASTICA

La rinoplastica, intesa come rimodellamento estetico del naso, è un intervento molto complesso che può essere effettuato sostanzialmente con due approcci diversi, open o closed, a seconda delle preferenze del chirurgo. Da notare che spesso è necessario ritoccare anche il setto nasale e per questo si parla molto spesso di rinosettoplastica. L’intervento prevede un rimodellamento del dorso e della punta nasale, da stabilire con il paziente in base alle sue preferenze. 
È un intervento da considerare non doloroso ma piuttosto fastidioso nel postoperatorio, la paura del dolore è un timore da considerare infondato.
L’utilizzo dell’anestesia generale o locale, così come dei tamponi nasali, è una scelta prettamente del chirurgo e della sua esperienza. 

CHIRURGIA DELLE CORDE VOCALI

Le corde vocali possono subire alterazioni nei soggetti che fanno uso professionale della voce (cantanti, insegnanti, avvocati, commercianti...) e nei soggetti che ne fanno abuso (madre con i figli piccoli...). Lo sforzo fonatorio può portare alla formazione di noduli vocali, polipi, che vanno asportati chirurgicamente, e possibilmente fatti analizzare istologicamente dopo. L’intervento è in anestesia generale e dura pochi minuti, ma il recupero in termini funzionali della voce è pressoché immediato, per quanto spesso sia importante praticare riabilitazione logopedica per evitare recidive.
Diverso è il discorso delle lesioni dei soggetti fumatori (edema di Reinke, dischetarosi...) in cui c’è rischio di trasformazione tumorale. L’intervento è un po’ più complesso ed è fondamentale l’astensione dal fumo di sigaretta nel postoperatorio.
Entrambi questi tipi di interventi non prevedono incisioni esterne sul collo nè tanto meno cicatrici visibili, in quanto la procedura chirurgica si effettua direttamente dalla bocca introducendo un laringoscopio nella bocca del paziente con collo iperesteso (come già detto in anestesia generale).

DRENAGGI TRANS-TIMPANICI (DTT)

Fenomeni catarrali cronici a carico dell’orecchio medio possono non essere suscettibili di terapia medica. 
Il trattamento chirurgico prevede l’inserzione di un piccolo tubo di drenaggio nella membrana timpanica che permetterà la fuoriuscita del muco o catarro dall’orecchio. A seconda del tipo di tubicino inserito, questo verrà espulso spontaneamente a distanza minimo di 6 mesi.

MIRINGOPLASTICA

Le perforazioni timpaniche possono essere esito di un’otite media cronica, di un evento traumatico (barotrauma) o di otiti medie acute.
Normalmente le perforazioni di piccole dimensioni tendono a richiudersi spontaneamente. Nel caso questo non accadesse, le soluzioni per ripristinare l’integrità del timpano sono diverse. 
La tecnica da me preferita prevede l’utilizzo di grasso autologo prelevato dal lobulo dell’orecchio, che viene inserito a chiudere “a tappo di champagne” la perforazione, in anestesia locale. C’è da notare che non tutte le perforazioni timpaniche sono risolvibili in questo modo, ma le indicazioni per eseguire questo tipo di miringoplastica sono ben codificate.

BIOPSIE DEL CAVO ORALE

Il cavo orale e le fosse nasali possono essere sedi di neoformazioni da esaminare istologicamente. La maggior parte sono di natura benigna o virale (papilloma virus HPV) e interessanti tonsille e pilastri tonsillari, palato molle e ugola, lingua, vestibolo nasale. 
L’ugola stessa, qualora molto ingrossata (ipertrofia dell’ugola) può creare molti fastidi toccando sulla lingua (senso di corpo estraneo in gola).
Può essere ridotta chirurgicamente con sollievo immediato, in anestesia locale.

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